A merenda con ETTORE BASSI
24.09.2014

Ecco cosa ci ha raccontato l’attore e conduttore tv, padre di Olivia e Caterina, a proposito della sua merenda

Come ricorda la sua merenda di quando era bambino?

Sicuramente come un rito quotidiano: era un appuntamento fisso del pomeriggio per noi tre fratelli maschi; io in particolare lo aspettavo sempre con ansia perché ero un tipo abbastanza famelico, per la mia età. Il menu non era niente di speciale, anzi: una tazza di latte freddo oppure un vasetto di yogurt dentro cui tuffavo del pane… Sì, lo so: suona come un intruglio bello e buono, però a me piaceva moltissimo. E comunque, cambiavo spesso: un altro punto fermo nella memoria, per esempio, erano i mitici “Buondì”…

 Che fine ha fatto oggi quel rito?

Nessuna fine: la merenda, per me, è ancora oggi un punto fermo. La vivo come un modo per ancorarmi alle sane abitudini. Il mio menu? Ho scoperto da poco il latte d’avena, cui aggiungo un po’ di caffè, e ci abbino un toast salato oppure un paio di biscottini…

 Riesce mai a fare merenda con le sue due figlie?

Purtroppo no, non capita perché abbiamo orari diversi.

 E come si regola con loro, cosa preferisce che mangino?

Non sono uno di quei genitori tiranni che impongono ai figli panini imbottiti o altre soluzioni presunte sane, pur di non far loro mangiare le merendine. Anzi, tutt’altro: la merenda è un momento solo per loro, una parentesi di relax tra lo studio o gli altri impegni quotidiani, dunque non vedo perché non dovrebbero godersi una merendina confezionata, se a loro piace. Insomma: come tutte le cose, demonizzare la merenda è sbagliato e anche ottuso.

 Secondo lei è più calorico un panino imbottito o una fetta di pane con burro e marmellata, oppure una merendina confezionata?

Non saprei rispondere con certezza. Qualche dubbio, però, ce l’avrei: la soluzione che sembra più sana soltanto perché tradizionale, potrebbe essere uno specchietto per le allodole…

Proprio così: oggi le merendine confezionate sono realizzate su misura per le esigenze nutrizionali dei bambini, con la consulenza di nutrizionisti e dietologi…

Mi sembra un’ottima cosa. E comunque, sono convinto che invece di abituarli a non mangiare merendine, dovremmo insegnare ai nostri figli quanto è importante muoversi, fare attività fisica, invece di poltrire davanti alla tv…