Bambini e merenda: l’importanza di variare
28.02.2018

Abbiamo sottolineato più volte quanto sia importante non saltare i pasti e soprattutto la colazione e la merenda di metà mattina e pomeriggio, in quanto la prima ci aiuta ad attivare l’organismo dopo la pausa notturna e la seconda ci permette di non arrivare ai pasti principali troppo affamati.

Il momento della merenda spesso può essere percepito come un obbligo dai nostri figli ma dobbiamo fargli capire che invece è un piacere perché hanno la possibilità di scegliere cosa mangiare e di variare ogni volta che lo desiderano: variare è infatti il segreto per spronarli a fare la merenda. Un frullato di frutta, una fetta di ciambellone, un frutto, uno yogurt, una merendina, pane con crema spalmabile o marmellata, possono essere considerate ottime varianti per far conoscere ai propri bimbi tutti i gusti e insegnare loro ad apprezzarli.

Non dimentichiamo però che non tutti i bambini hanno le stesse esigenze a livello calorico: la merenda a cambia, infatti, a seconda dell’attività che il bambino svolge e da quanto si muove. Se fa sport in modo regolare e intenso la merenda dovrà essere più ricca, se invece è sedentario e pigro sarà più leggera. Quindi, consideriamo sempre le porzioni e le calorie che per la merenda non devono superare le 180-200 calorie.