Come sono fatte le merendine? Farina, zucchero e…lievito madre
24.01.2018

Spesso si pensa, erroneamente, che le merendine in commercio siano fatte con ingredienti diversi rispetto ad un dolce fatto in casa, ma non è così. Scopriamo insieme come sono fatte davvero le merendine.

Farina, zucchero, burro, marmellata Gli ingredienti che si utilizzano per le merendine non sono poi così diversi da quelli che si utilizzano per fare un dolce a casa: farina, zucchero, burro, olio, marmellata, cacao. Sull’etichetta sono indicati in ordine decrescente. Talvolta si possono trovare ingredienti meno comuni che l’industria usa per migliorare la resa delle proprie ricette: ad esempio, le proteine del siero del latte impiegate per migliorare le caratteristiche strutturali dell’impasto, lo sciroppo di glucosio e il lattosio. In fondo all’elenco, perché presenti in piccolissime quantità, ci sono gli additivi con la descrizione della loro funzione antiossidante, emulsionante, addensante, lievitante e così via. Ne sono un esempio i mono e digliceridi degli acidi grassi alimentari, la lecitina di soia o l’acido ascorbico. Tutte le sostanze aggiunte (è questo è il senso del termine additivi) utilizzate dall’industria per la preparazione delle merendine sono sostanze autorizzate e sicure. La maggior parte di esse è largamente presente in natura.

…e il lievito madre – Inoltre, le merendine vengono fatte con il lievito madre: i dolci della merenda, da quelli della nonna alle merendine lievitano in tre maniere, chimica, fisica e biologica. La lievitazione biologica è un processo complesso. Può durare dalle 4 alle 16 ore – e impiega lievito di pasta acida (la cosiddetta pasta madre) o il lievito di birra. Nella Iievitazione biologica i gas prodotti dai microrganismi presenti nel lievito fanno dilatare l’impasto e gli conferiscono la caratteristica consistenza morbida; inoltre il lievitato risulta maggiormente digeribile e aumenta suo valore nutrizionale. E’ largamente utilizzato nelle merendine le cui ricette si ispirano ai dolci lievitati della tradizione delle feste, come pandoro e panettone, ma anche krapfen, croissant e merendine a base di pandispagna.

Non contengono acidi grassi trans, né conservanti – Le aziende italiane associate AIDEPI non utilizzano oramai da anni gli acidi grassi trans che sono praticamente scomparsi in Italia. In pochi casi se ne potrebbero rilevare minime tracce, che sono riferite alla naturale formazione degli acidi grassi trans in alcuni ingredienti, ma in generale si può affermare che oggi nei prodotti da forno non sono più presenti questo genere di grassi.

Nelle merendine prodotte oggi nella grande industria non ci sono più conservanti, sostanze non più necessarie, grazie a una tecnologia evoluta che prevede norme precise e accurate che vanno dalla scelta degli ingredienti e al loro trattamento durante tutta la catena produttiva, fino alle modalità di confezionamento e di distribuzione sugli scaffali di vendita.