Cosa vuol dire additivo? Facciamo chiarezza
03.12.2014

Cos’è un additivo – La parola additivo letteralmente, dal latino additivus, indica qualsiasi cosa che si aggiunge o può aggiungere e che in generale da luogo a un’addizione. Ma cosa significa quando si parla di additivi nei prodotti confezionati? Facciamo chiarezza a partire dagli ingredienti delle merendine. Vale la pena ribadire che gli ingredienti che si utilizzano per le merendine non sono poi così diversi da quelli che si utilizzano per fare un dolce a casa: farina, zucchero, burro, olio, marmellata, cacao, ecc. e sull’etichetta sono indicati in ordine decrescente. In fondo all’etichetta, poiché presenti in piccolissime quantità, si trovano  gli additivi, “le sostanze aggiunte”, con la descrizione della loro funzione che può essere, di volta in volta, antiossidante, emulsionante, addensante, lievitante e così via. Ne sono un esempio i mono e digliceridi degli acidi grassi alimentari, la lecitina di soia, l’acido ascorbico e cosi via. Si tratta di sostanze autorizzate e sicure utilizzate dall’industria per la preparazione delle merendine: la maggior parte di esse è per natura e largamente presente negli alimenti.

Conservanti? Un falso mito –  Nelle merendine prodotte oggi nella grande industria di marca, inoltre, non ci sono più conservanti, sostanze non più necessarie, grazie a una tecnologia evoluta che prevede norme precise e accurate che vanno dalla scelta degli ingredienti al loro trattamento durante tutta la catena produttiva, fino alle modalità di confezionamento e di distribuzione sugli scaffali di vendita. Inoltre le materie prime vengono scelte in base a requisiti severi e controllate. Ma come fanno le mamme ad essere sicure di dare ai propri figli un alimento fidato? Grazie a un piano di sorveglianza specifico per ogni prodotto, capace di identificare  a priori gli eventuali pericoli e stabilire le procedure per prevenirli (sistema di controllo preventivo HACCP). Questo sistema rende possibile rintracciare in ogni momento, attraverso un numero sulla confezione, il percorso della merendina e ricostruirne la storia lungo tutta la filiera, dalla temperatura di cottura fino allo stato di conservazione delle materie prime.

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