Dario Vergassola, comico, papà di due figli ormai grandi (25 e 29 anni), ma cresciuti nell’età dell’oro delle merendine
17.12.2013

Cosa mangiava per merenda da bambino?

Ho 56 anni, sono cresciuto in una famiglia dalle tradizioni antiche, in fatto di alimentazione. E così mi davano da mangiare un po’ di tutto, sia a colazione che a metà pomeriggio: maxi fette di torta o panini imbottiti. Il fatto è che mia madre continuava a vedermi magrolino e rinforzava le dosi con merendine di ogni tipo. Ricordo ancora tutte quelle confezioni colorate…

 

E le piacevano?

In realtà non ero di grande appetito. Ricordo che le mangiavo non perché avessi fame, ma per una questione di pura gola.

 

E con i suoi figli come si è comportato?

Dico la verità: all’inizio ero un po’ perplesso nei confronti di tutte le merendine che sono spuntate a centinaia sul mercato negli anni 90, pensavo che fossero la classica soluzione commerciale e antisalutistica. Gliele davo lo stesso, perché ovviamente le chiedevano visto che anche i compagni di scuola le mangiavano. Però avrei preferito qualcosa di più tradizionale. Poi ho cominciato a sentire in giro che le merendine erano sane, molto più di quello che pensassi….

 

E quindi?

Mi sono informato, ho cercato di capirne di più e ho scoperto che in effetti piano piano non trovi più conservanti o additivi vari nei prodotti. Certo, magari alcune sono ancora un po’ troppo caloriche, però…

 

Se le dicessi che non sono affatto così caloriche come si crede?

Davvero? Ottima notizia. A questo punto non vedo proprio perché evitarle. Si vede che finalmente l’industria si è messa dalla parte del consumatore, ha capito che la corretta alimentazione è un fatto troppo importante per essere trascurato… Sa che le dico? Che non sono le merendine il problema dei bambini, ma i videogiochi: toglierei quelli, dalla tavola dei piccoli, altro che le merendine…