Verso la Giornata dello Sport: i bambini e la sedentarietà, come combatterla?
03.04.2019
I bambini e la sedentarietà: parola all’esperto, risponde il professor Claudio Maffeis

In vista della Giornata dello Sport – in programma sabato 6 aprile 2019 – affrontiamo il tema della sedentarietà nei bambini e dell’importanza di svolgere attività fisica. Alle nostre domande risponde il professor Claudio Maffeis, medico specializzato in pediatria e gastroenterologia, direttore del dipartimento di Pediatria Indirizzo Diabetologico e Malattie del Metabolismo presso l’Università di Verona.

“Professor Maffeis, lei è un pediatra ma anche un ricercatore che da anni studia il fenomeno dell’obesità infantile. Perché un bambino diventa obeso?”

L’obesità è il problema nutrizionale più importante durante l’età evolutiva, il rischio è legato sostanzialmente a due fattori: da una parte la genetica, che conferisce al bambino un rischio di circa il 40% di poter manifestare un eccesso di peso; il restante 60% è legato invece alla familiarità, cioè gli stili di vita che il bambino acquisisce in famiglia, lo stile nutrizionale e lo stile di vita motorio.

“Professor Maffeis, come fanno i genitori a capire se il loro bambino è in sovrappeso?”

Riconoscere se il bambino ha o non ha un eccesso di peso è molto semplice: basta pesare e misurare il bambino frequentemente e confrontare i valori ottenuti con le tabelle di riferimento, il pediatra potrà aiutare i genitori in questo lavoro. Un secondo criterio molto semplice è misurare la circonferenza della vita del bambino: se la circonferenza della vita è superiore a metà della statura del bambino stesso, questo bambino ha sicuramente un rischio metabolico.

“Professor Maffeis, come si deve comportare chi scopre di avere un figlio con problemi di peso?”

Il trattamento dell’obesità prevede innanzitutto che il bambino venga seguito dal proprio pediatra: il pediatra è quindi la figura di riferimento più importante, che è in grado sia di fare la diagnosi che di trattare nella maniera adeguata il bambino. Due i pilastri del trattamento: da una parte la nutrizione, dall’altra l’attività fisica. I concetti principali di nutrizione che dobbiamo ricordare sono: la varietà, il bambino può infatti mangiare tutto, l’importante è che le porzioni di quello che mangia siano adeguate, quindi non siano eccessive. Dall’altra parte l’attività motoria: i nostri bambini si muovono troppo poco, c’è troppa sedentarietà, esposizione alla televisione e altri mezzi elettronici e poco tempo per muoversi e fare attività fisica insieme agli altri bambini.