L’estate in viaggio con i bambini: cosa consiglia il nutrizionista
24.07.2019

Tempo di partenze! Agosto è il mese per antonomasia delle vacanze estive e ormai è dietro l’angolo: stando alle più recenti classifiche, la meta più gettonata sarà l’Isola d’Elba, seguita da Rimini, Riccione, Vieste e Ischia, mentre per quanto riguarda l’estero il podio è rappresentato da Creta, Mallorca e Santorini.

Che sia al mare, in montagna o in campagna, ecco alcuni piccoli consigli firmati dalla dott.ssa Valeria Del Balzo, biologa nutrizionista e consulente scientifico di www.merendineitaliane.it, per chi si sposterà con i bambini al seguito in giro per l’Italia o per il mondo. Come affrontare le molte ore di viaggio con i bambini? Cosa mettere in borsa? E una volta giunti a destinazione quale merenda scegliere?

“Un consiglio per tutta la famiglia: meglio mangiare prima di mettersi in macchina e partire a stomaco pieno ma soprattutto fare un pasto più solido che liquido. Se si parte al mattino l’ideale sarebbe fare colazione un paio d’ore prima della partenza, con latte o yogurt accompagnati da una merendina semplice, un piccolo panino, un pacchetto di crackers, biscotti” – spiega l’esperta – “Se in macchina c’è un clima adeguato per un paio d’ore non si corre il rischio di disidratazione è importante però fare delle soste, almeno ogni due ore, per dare tempo al bambino di bere e riprendersi. In questo caso si può offrire loro acqua, tè e succhi di frutta diluiti, che dissetano e reintegrano i sali minerali persi senza fornire troppi zuccheri”.

E se il viaggio è in aereo? Secondo la dottoressa “per viaggi brevi, in Italia o in Europa, non ci sono particolari accortezze da rispettare, e si può mangiare prima o dopo il volo rispettando la regolare alimentazione. Mentre in caso di lunghi voli che contemplino anche il cambio di fuso orario è importante fare attenzione a quanto viene servito, evitando le portate troppo condite e la presenza di creme, e non eccedere nel numero di pasti. È fondamentale fare in modo che il bambino non venga sovraccaricato, anche per consentirgli di abituarsi gradualmente al nuovo fuso orario”.