La merenda del piccolo sportivo
26.03.2014

Educare i bambini allo sport non solo fa bene per il loro sviluppo ma è sancito anche dall’ONU. E la merenda diventa un pasto strategico

 Merenda e sport, ecco i consigli dell’esperto –  L’alimentazione, si sa, riveste un ruolo determinante per una buona prestazione sportiva e nel caso nel caso dei bambini bisogna anche tenere conto che lo sport si inserisce in una giornata già densa di impegni scolastici. La merenda, quindi, diventa un pasto particolarmente strategico e importante. Ma è bene sfatare il mito che chi fa sport deve mangiare di più di chi non ne fa. Ad affermarlo è il nutrizionista e medico dello sport, Michelangelo Giampietro e consulente di Merendineitaliane.it, che sottolinea come molti genitori facciano ancora l’errore di esagerare con la quantità di cibo proposta a merenda, per compensare la fatica dei figli. Il professore consiglia invece di puntare a una merenda più energetica ma allo stesso tempo più digeribile. Ricca di carboidrati in particolare se si fanno sport di squadra, su carboidrati e grassi si praticano attività di lunga durata e continuative come nuoto o maratona.

Quante calorie per la merenda? Il prof. Giampietro consiglia di non superare le 180 calorie se il bambino è normopeso. Una giusta merenda potrebbe essere quindi rappresentata da una merendina non farcita in abbinamento con un succo di frutta (o un frutto) o uno yogurt. Se, invece, il bambino è in sovrappeso, la merenda dovrà contenere meno di 150 calorie e potrebbe essere costituita da uno o due frutti, una merendina non farcita e un frutto, crackers o yogurt e frutta. Meglio lasciare i cibi più ricchi di proteine per la cena, poiché richiedono una digestione più lunga.

Lo sport da piccoli? Influenza la personalità – È importante non dimenticare che è di fondamentale importanza che i ragazzi siano educati al movimento fin da piccoli e svolgano una adeguata attività fisica. Le Nazioni Unite considerano lo sport come un diritto fondamentale  per il sano sviluppo dei bambini, ancora di più di quanto lo sia per gli adulti. Tuttavia non tutti i bambini sono naturalmente predisposti al movimento, è quindi importante che la scelta dello sport da praticare sia vissuta come un gioco, un’attività in cui divertimento e movimento vadano di pari passo. Non dimentichiamo inoltre che iscrivere un bambino ad un corso sportivo significa sicuramente agire sul suo sviluppo fisico, ma anche su quello psichico, poiché è stato dimostrato che la pratica sportiva prolungata influenza anche la personalità.