Le merendine italiane? Sicure e fatte con ingredienti altamente selezionati
10.01.2018

Il nostro viaggio nella storia e produzione delle merendine italiane continua. Oggi vi parliamo di filiera e di materie prime.

Tutte le aziende che aderiscono all’AIDEPI hanno sviluppato relazioni a lungo termine con produttori di latte accuratamente selezionati a livello locale. Questo approccio ha permesso una collaborazione reciproca volta a garantire e migliorare freschezza e qualità con i medesimi standard per tutti i fornitori di latte.

L’industria dolciaria si avvale di queste relazioni per rafforzare le proprie “catene di approvvigionamento controllate e corte”, con particolare attenzione alla sostenibilità dei fornitori. Il latte liquido viene pastorizzato entro 24 ore e disidratato, se necessario, entro 48 ore dal ricevimento in latteria, prima di essere consegnato agli stabilimenti. Attraverso la catena di approvvigionamento corta e controllata si è in grado di creare un sistema di tracciabilità razionalizzato, che va oltre la normativa (inclusa la tracciabilità al 100% delle aziende lattiero-casearie), per fornire un quadro chiaro del percorso dalla fattoria al produttore.

Un fondamentale elemento del successo è l’accurata selezione di materie prime di elevatissima qualità. Oggi vengono utilizzate uova da galline allevate a terra e per i gusti frutta le farciture sono tutte “confetture extra”.

Come fanno le mamme ad essere sicure di dare ai propri figli un alimento fidato? È possibile grazie al sistema di controllo preventivo obbligatorio HACCP, che sta per Hazard Analysis Critical Control Point e cioè Analisi dei Rischi sui Punti Critici di Controllo. Si tratta di un piano di sorveglianza specifico per ogni prodotto, capace di identificare a priori gli eventuali pericoli e stabilire le procedure per prevenirli. Questo sistema rende inoltre possibile rintracciare in ogni momento, attraverso un numero stampigliato sulla confezione, il percorso della merendina che abbiamo scelto di acquistare. Possiamo così ricostruire la “storia” della nostra merendina lungo tutta la filiera produttiva: scoprire ad esempio la temperatura del forno in cui è stata cotta, oppure risalire fino allo stato di conservazione delle materie prime con cui è stata fabbricata.