L’ora giusta della merenda
27.01.2016

 

Molti esperti nutrizionisti sono d’accordo nel sostenere che, per il benessere generale, è necessario distribuire un certo numero di pasti durante l’arco della giornata. Molte ricerche condotte nel tempo hanno dimostrato che consumare la stessa quantità di alimenti distribuendola su 5 pasti garantisce un livello inferiore di colesterolo e di glicemia, una insulinimia più bassa, una migliore tolleranza al glucosio, minore peso corporeo e minore adiposità. In sostanza nei soggetti che conducono un certo tipo di alimentazione ben equilibrata e ben distribuita durante la giornata è inferiore l’incidenza di malattie cardiovascolari e diabete. Ovviamente un certo tipo di alimentazione e di distribuzione dei pasti non è consigliabile solo agli adulti ma in particolar modo ai bambini che durante la giornata si muovono parecchio, consumano tantissime calorie ma che tendono ad ingrassare se non equilibrano calorie e tempistiche.
L’osservazione che però fanno in molti è: dati per assodati ed universali gli orari della colazione, del pranzo e della cena, qual è il momento giusto per far fare merenda ai bambini?
Non esiste il momento giusto e non esistono regole assolute ed uguali per tutti i bambini. Generalmente i bambini sono abituati a fare merenda, giustamente, tra le 16.00 e le 17.00 del pomeriggio. Nel caso in cui, però, i bambini praticano un’attività sportiva e lo fanno 4 o 5 ore dopo il pasto è consigliabile fare una piccola merenda circa un’ora e mezza prima dell’allenamento. Se, invece, l’attività è più a ridosso del pranzo, cosa che accade soprattutto per i più piccini, è meglio optare per una merenda dopo l’allenamento. L’obiettivo, in tutti i casi, non è appesantire i propri figli ma permettere loro da una parte di affrontare l’attività fisica con più energia, dall’altra di riequilibrare l’apporto energetico subito dopo.