Merenda a rischio? No, grazie.
10.02.2016

In molti casi la merenda viene considerata come il pasto della giornata in cui è concesso ai bambini far mangiare quel che si vuole e nelle quantità preferite. E invece la merenda è un pasto fondamentale ed andrebbe considerata al pari degli altri pasti. Durante tutto l’arco della giornata i bambini dovrebbero fare cinque pasti: colazione, spuntino, pranzo, merenda e cena. Lo spuntino di metà mattina e la merenda nel pomeriggio hanno due obiettivi principali: non far arrivare affamati al pasto successivo e far recuperare le energie perse durante le ore distanti dai pasti.
E’ preferibile, infatti, che i bambini vengano abituati al rispetto di questi pasti piuttosto che a mangiare di continuo e in maniera errata. Ai fini del giusto apporto calorico è fondamentale prima di tutto inserire questo pasto nel contesto giornaliero delle calorie necessarie ad un bambino e scegliere la merenda giusta anche in considerazione dell’attività fisica, del sesso e dell’età (leggi qui). In secondo luogo bisogna sempre cercare di combinare in maniera equilibrata: proteine, grassi e carboidrati, evitando merende che prediligano uno solo di questi elementi. Seguire tutte queste accortezze previene ai bambini il rischio di diventare obesi, così come l’educazione ad una corretta alimentazione e l’abitudine a svolgere, regolarmente, un’attività fisica.
Così da momento della giornata dedicato solo alle golosità la merenda si trasforma in un importante momento da dedicare alla corretta e genuina alimentazione.
Ricordate inoltre due cose importanti:
1. in uno stile di vita corretto la bilancia tra entrate alimentari (cibo) e spesa energetica (movimento) deve sempre essere in equilibrio;
2. il problema dell’obesità nei bambini non si combatte con la dieta ma con il costante controllo da parte del pediatra.