Merenda e merendine: ecco i consigli del nutrizionista
07.03.2018

Alimentazione sana e varia – Seguire un’alimentazione sana e variegata è importante per tutti ma in modo particolare per i più giovani. Come consigliano nutrizionisti e pediatri, sarebbe una buona pratica fare 5 pasti al giorno: colazione, pranzo, cena e due piccole merende. È altrettanto importante che le calorie siano ripartite durante l’arco di tutta la giornata (circa il 20% a colazione, il 30% a pranzo, il 30% a cena e il 10% per ciascuna merenda), perché i due spuntini hanno anche la funzione di aiutare i bambini ad arrivare meno affamati al pranzo e alla cena.

“Tutti i bambini dovrebbero prendere l’abitudine di fare una prima colazione adeguata – spiega il dottor Andrea Ghiselli – Se però per qualche motivo (inappetenza, mancanza di tempo, genitori assenti, ecc.) i bambini escono di casa quasi digiuni o comunque con una colazione inadeguata, la merenda di metà mattina diventa addirittura indispensabile. In ogni caso anche per chi fa una prima colazione adeguata alle 7-8 di mattina, un piccolo spuntino verso le 11 è utile perché consente di mantenere costante la glicemia e, quindi, l’attenzione durante le lunghe ore di lavoro scolastico e di arrivare meno affamati all’ora di pranzo, riducendo quindi il rischio di fare un pasto troppo abbondante”.

Merenda adeguata alle esigenze del bambino – Per quanto riguarda la merenda deve essere adeguata al fabbisogno energetico e nutrizionale del bambino, che dipende soprattutto dalla sua età, e dal suo stile di vita, per questo è fondamentale avere la possibilità di leggere l’etichetta nutrizionale presente sui prodotti confezionati, scoprendo così quante calorie e quali altri nutrienti ciascun prodotto consumato fornisce, non solo per 100 grammi ma anche e soprattutto per porzione: “Se inserite in modo ragionevole nell’alimentazione complessiva della giornata le merendine, intese come prodotti da forno monodose – spiega Claudio Maffeis, professore associato di Pediatria presso l’Università di Verona – non costituiscono alcun problema. L’importante è che il bambino abbia un’alimentazione equilibrata e varia che rispetta anche i suoi gusti e che lo gratifichi.”