Le merendine ispirate ai dolci internazionali

06.05.2025

Il mondo delle merendine italiane è in continua evoluzione, e oggi guarda sempre di più oltreconfine. Accanto alle referenze storiche della tradizione dolciaria, da oltre cinquant’anni presenti sugli scaffali, si fanno largo nuove proposte ispirate a dolci internazionali: i waffle di origine belga, i pancake americani, i muffin e i plumcake tipici dei Paesi anglosassoni. Il tutto, naturalmente, reinterpretato secondo i criteri dell’industria dolciaria italiana, con la giusta porzionatura, attenzione nutrizionale e standard qualitativi elevati

Questa tendenza conferma la vitalità del settore: secondo i dati Nielsen IQ, nel 2024 il comparto ha raggiunto quasi 1,4 miliardi di euro di fatturato, con circa 192 milioni di kg di merendine vendute e 28 milioni di consumatori abituali.

La merendina, un’icona italiana che non ha eguali

Nessun altro Paese al mondo può vantare una tradizione come quella della merendina monoporzione da 35 grammi. Un formato unico, pensato per offrire praticità, gusto e controllo nutrizionale in un solo prodotto.

Secondo una recente indagine di AstraRicerche per Unione Italiana Food, quasi 8 italiani su 10 (77%) consumano merendine regolarmente, in media due volte a settimana. Un’abitudine perfettamente in linea con le indicazioni nutrizionali, che dimostra quanto la merendina sia parte integrante dello stile alimentare italiano.

Tra tradizione e nuove ispirazioni

Le merendine di oggi sono l’evoluzione industriale dei dolci fatti in casa, come la torta margherita, la crostata o il ciambellone. Tuttavia, negli ultimi anni il comparto ha saputo innovarsi, introducendo referenze ispirate ai dolci internazionali, realizzati sempre secondo la tradizione dolciaria italiana e con attenzione alla porzionatura corretta.

I dolci internazionali che ispirano le nuove merendine

Negli ultimi anni, sempre più merendine si ispirano alle ricette internazionali. Scopriamo insieme l’origine di alcuni dei dolci che stanno influenzando le nuove tendenze.

Waffle: l’anima belga

Nel Medioevo, in Belgio, un abate cistercense e un mastro forgiatore crearono un impasto al miele cotto in piastre di ghisa a forma di arnia. In francese medievale, wafla e gaufra significano proprio “dolce” e “miele”. Oggi il waffle è uno snack amatissimo anche in versione merendina.

Plumcake: da dolce alle prugne a merenda soffice

Il nome plumcake deriva dal fatto che anticamente in Inghilterra veniva realizzato con le prugne (plum) secche. Nella sua versione tradizionale si tratta di un dolce di origine inglese a base di farina, uova, zucchero, burro e talvolta frutta secca o candita.

Pancake: l’icona della colazione americana

I pancake sono frittelle spesse 3-5 mm, originarie del Nord America, diffuse in tutto il mondo. Si tratta di frittelle simili alle crêpes, ma spesse circa 3–5 mm: generalmente sono dolci, accompagnate da sciroppo d’acero, confettura o burro d’arachidi. Oggi sono tra le ispirazioni più originali nel mondo delle merendine.

Muffin: piccoli, soffici e irresistibili

Il termine muffin compare per la prima volta in Inghilterra nel 1703, scritto “moofin”. C’è chi lo collega al francese mouflet, che significa “soffice” come il pane, e chi al tedesco muffen, ovvero “piccole torte”, forma con cui questi dolcetti si sono diffusi nel tempo.

Croissant: un classico che conquista anche nella versione confezionata

Nato a Vienna nel 1638, durante l’assedio ottomano, il croissant fu simbolo della vittoria viennese. Da allora è diventato emblema della pasticceria francese, ma anche la merendina più venduta in Italia, grazie alla sua forma iconica e al gusto burroso.

Pan di Spagna: una base italiana per dolci di ogni tipo

Nonostante il nome, il Pan di Spagna è una creazione italiana: lo inventò Giovan Battista Cabona, pasticcere genovese, nel Settecento. Oggi è una delle basi più utilizzate per la realizzazione di merendine farcite.

Buone, pratiche e sempre più equilibrate

Le merendine rappresentano una scelta dolce che coniuga gusto e leggerezza. L’apporto calorico varia tra le 110 e le 190 kcal, con una porzione media di 35 g, ideale per la merenda di grandi e piccoli.

Negli ultimi 15 anni, l’intero comparto ha compiuto un importante lavoro di revisione nutrizionale, ottenendo risultati significativi:

  • -30% di zuccheri
  • -20% di grassi saturi
  • -21% di calorie complessive

Il risultato? Un prodotto più sano e moderno, in linea con le esigenze di un consumatore sempre più attento e consapevole.

Un settore che investe in ricerca e sviluppo

Dietro ogni merendina si nasconde un grande lavoro di ricerca e sviluppo. La forza del settore dolciario italiano sta proprio nella sua capacità di rinnovare, anno dopo anno, la propria offerta senza perdere di vista qualità e identità.

Da una parte ci sono le referenze storiche, intramontabili e amate da più generazioni; dall’altra, nuovi prodotti, frutto di ricerca e sperimentazione.

Basti pensare che ogni anno vengono lanciate sul mercato in media 8-10 nuove merendine, studiate per incontrare i gusti e le esigenze nutrizionali dei consumatori di oggi.