Mamme e merendine: favorevoli, pragmatiche o contrarie?
23.04.2014

Una survey condotta da Merendineitaliane.it e rivolta alle mamme del web ha evidenziato 3 atteggiamenti principali nei confronti dei prodotti da forno confezionati a merenda. Il prof. Ghiselli e l’antropologo alimentare Sergio Grasso ci aiutano a rispondere ai loro dubbi e ai loro interrogativi

 Il web e la merenda – Entrato nelle case di tutti noi il web sembra poter rispondere a qualsiasi tipo di domanda:  come quella di una mamma preoccupata per la crescita e l’alimentazione del proprio figlio, ne consegue un approccio diverso al cibo, più diretto ma non meno problematico. Spiega infatti Sergio Grasso, antropologo alimentare: “Ieri le mamme potevano chiedere consiglio solo alle madri o alle nonne, ereditando ricette e costumi interni alla propria famiglia. Oggi è tutto una “grande famiglia” e le mamme preferiscono, prima ancora di attingere alla tradizione familiare, cercare sul web le risposte alle proprie domande e confrontarsi con altre mamme/donne di oggi. Ne nasce un rapporto al cibo più trasparente e diretto, ma anche più “rischioso” proprio perché senza filtri. Spesso, a causa di una informazione inadeguata si leggono delle cose tanto importanti quanto errate, che non fanno altro che alimentare alcune paure”.

E cosa dicono le mamme sul web delle merendine? – Da una  survey condotta da Merendineitaliane.it. Merenda 2.0,  e rivolta proprio alle mamme della rete, è emerso  che il parere delle mamme sulle merendine si divide nettamente in 3 scuole di pensiero: favorevoli, pragmatiche o contrarie. C’è chi è favorevole e le ritiene valide igieniche e sicure, chi accettabili nelle giuste quantità, chi inadeguate. Come si spiegano queste differenze? Lo abbiamo chiesto a Sergio Grasso, antropologo alimentare, che sottolinea che se il parere  delle mamme è così discordante lo si deve molto probabilmente a presupposti di partenza diversi: “Più  della metà delle intervistate è convinta che una merendina abbia molte più calorie di quante ne abbia in realtà, e questo può generare certamente in loro un’opinione negativa… Se da un lato, quindi, si tende a sovrastimare il contenuto calorico di alcune merende, spesso succede anche che venga sottostimato, d’altra parte, il reale contenuto in calorie e grassi di altre . Magari solo perché sono percepite come più naturali e quindi più sane… Un trancio di pizza, un panino imbottito o una fetta di torta fatta in casa, spesso hanno un contenuto calorico decisamente maggiore rispetto a quello di un prodotto da forno confezionato”.

 Le risposte ai dubbi delle mamme –  Proviamo allora a fare chiarezza sulle merendine; ad esempio quante calorie contengono e  quali sono i criteri per scegliere quella giusta? Ci aiuta a rispondere ai dubbi più comuni delle mamme il prof. Andrea Ghiselli, medico e ricercatore CRA :“Le merendine possono entrare a pieno titolo nelle merende dei bambini e che i livelli e le frequenze di consumo raccontati da più stime e ricerche, non sono eccessivi: i bambini italiani, infatti, non arrivano a consumare 3 merendine a settimana. Il valore energetico medio delle merendine oscilla tra 130 e 170 kcal per porzione, a seconda della tipologia scelta. Le differenze dipendono dalla porzione, più o meno grande, e dalla ricetta, più o meno ricca, a seconda che si tratti di una merendina semplice oppure farcita o ricoperta di cioccolato. La scelta di una merendina piuttosto che dell’altra dovrebbe dipendere dalle esigenze energetiche di chi la consuma. Un bambino con uno stile di vita molto attivo e dinamico, potrà avere un’alimentazione più libera e potrà quindi permettersi di scegliere una merendina più ricca e golosa. Un bambino pigro e tendenzialmente sovrappeso, oppure addirittura obeso, invece, dovrà fare più attenzione a cosa e quanto mangia e, se sceglie una merendina, dovrà optare certamente per la meno calorica.

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