Filastrocche “marzoline” a merenda
03.03.2016

E così è arrivato anche il mese di marzo! Un mese particolare se si considera che la trasformazione del cielo da limpido a pieno di nubi può avvenire anche in soli 10 minuti.

E proprio in questo mese, così imprevedibile, le gite fuori porta sono un po’ un azzardo. Così come potrebbe diventare un problema accompagnare i propri figli al parco giochi per l’ora della merenda. A meno che non si decida di farlo muniti di super ombrelli, galosce da pescatore e k-way.

Allora, con un tempo così ballerino, cosa possiamo proporre ai nostri bambini per l’ora della merenda? Potremmo far fare disegni e dare sfogo alla loro creatività o potremmo organizzare giochi da tavola, giochi di gruppo con i loro amici … giocare a nascondino dentro casa non è proprio un’idea malvagia e i posti dove potersi nascondere, in fin dei conti, sono tanti e inaspettati.

E se volessimo invece stuzzicare la loro capacità di memorizzare? In questo caso una valida alternativa sarebbe far imparare loro una bella poesia o filastrocca. Poiché siamo nel mese di marzo niente sarebbe meglio di parole e concetti che i bambini possono associare direttamente a qualcosa di reale. Non dimenticate, però, di premiarli con una bella merenda, fatta di cose sane e buone, che li gratifichi anche per aver imparato una nuova filastrocca.

Noi qui ve ne proponiamo una di Lina Galli la “Filastrocca del vento di marzo”

Marzo, marzo, che pazienza…
te lo dico in confidenza…
te lo devo proprio dire:
tieni a fren quel ragazzaccio,
quella birba di ventaccio.
Hai cucito, notti e notti,
sopra i peschi, fior per fiore,
eran tutti uno splendore,
egli adesso te li strappa,
li volteggia, ride e scappa.
Guarda i mandorli imbronciati:
li ha spogliati
tutti quanti.
Guarda il cielo com’è scuro!
L’hai spazzato tutt’un giorno
con la scopa d’oro fino.
Or non vedi che galoppo,
quel tuo figlio stravagante,
con le nubi tutte quante,
per guastare la tua festa?
C’è da perdere la testa!