Merenda si? Merenda no? Quella di metà mattina e quella del pomeriggio perchè non saltarle, qual è la loro funzione
17.04.2012

Una regola valida per tutti ma soprattutto per i bambini: il frazionamento dei pasti aiuta a distribuire la giusta energia nell’arco della giornata e a tenere desta l’attenzione. Un’importanza particolare rivestono le due merende. Tante ricerche hanno dimostrato che chi consuma la stessa dieta, ma distribuita su 5 pasti, ha meno colesterolo, una glicemia più bassa, una insulinemia più bassa, un minor rischio di malattie cardiovascolari, un minore peso corporeo…

Marcello Ticca, Andrea Ghiselli, Valeria Del Balzo, Amleto D’Amicis, consulenti del sito www.merendineitaliane.it, spiegano perché non bisogna sottovalutarle, ma considerarle un prezioso alleato per la salute e il benessere generale dei nostri ragazzi.

Distribuire l’energia e i nutrienti durante la giornata è importante per mangiare e stare bene: una regola valida per tutti, ma ancora di più per bambini e ragazzi.

E la merenda, ma sarebbe forse meglio dire le merende si inserisce proprio nello schema alimentare suggerito da nutrizionisti e pediatri dei “cinque pasti” che comprende, oltre a colazione, pranzo e cena, due spuntini o merende, uno a metà mattina e uno a metà pomeriggio.

L’inserimento di due spuntini tra i pasti principali aiuta ad arrivare agli stessi meno affamati, consentendo un maggiore controllo di ciò che si mangia.

Ma c’è molto di più. “Da tempo ormai – ricorda il medico nutrizionista Marcello Ticca – molte ricerche hanno permesso di constatare che fra due soggetti che consumano la stessa dieta, colui che la distribuisce in 5 pasti invece di concentrarla in sole 1 o 2 occasioni presenta livelli di colesterolemia, di glicemia e di insuline mia più bassi, una migliore tolleranza al glucosio ed un minor peso corporeo oltre ad una minore massa grassa e, di conseguenza, anche un minor rischio di malattie cardiovascolari e di diabete. La moderna dietoterapia consiglia proprio di fare piccoli pasti frequenti per prevenire e combattere il diabete e vari disturbi cardiocircalotari, respiratori e digestivi. In parole più semplici possiamo dire che la medesima dieta, se consumata in 1 o 2 pasti al giorno, risulta più ingrassante e tendenzialmente più rischiosa che non quando viene consumata in un maggior numero di piccoli pasti.”