Le regioni a confronto – il consumo di merendine nel Lazio
20.09.2017

Quali sono i dati registrati a Roma e nel Lazio, in relazione allo stato di salute dei bambini e dei ragazzi e al loro consumo di merendine e di altri alimenti? Ecco tutti i numeri.

È bastato incrociare i dati sulle problematiche di sovrappeso e obesità e sul consumo di merendine, per sfatare il mito sul pessimo ruolo di queste ultime sull’alimentazione dei più piccoli: infatti al Nord, dove si consumano livelli più alti di merendine, si registrano anche i livelli più alti di attività sportiva e i più bassi di obesità e di bambini sovrappeso.

Ma quali sono i dati nel Centro Italia? L’area si trova a metà tra Nord e Sud per entrambi gli indicatori. In particolare, nel Lazio i consumi di merendine si fermano a 1,77 kg pro capite annui (contro 1,95 della media nazionale e 2,1 dall’area Centro) ma i livelli di sovrappeso e obesità sono in linea con la media nazionale e non più bassi, come ci si aspetterebbe dando credito a un pregiudizio comune.

Dal punto di vista dell’attività sportiva, i piccoli la praticano almeno 3 volte a settimana per il 50% del totale, in linea con la media nazionale: un dato in linea con quello degli adulti, che sono sedentari per il 33,2% degli over 18 del Lazio, simile alla media nazionale del 32%. Sul consumo quotidiano di frutta e verdura invece i bambini del Lazio sono indietro: una buona abitudine che hanno il 71% dei piccoli, contro il 79,4% al Nord. Un fattore influenzato evidentemente dagli adulti, anch’essi indietro rispetto al resto d’Italia sul consumo di frutta e verdura.

Dà ottimismo invece il numero di bambini che consuma una merenda di metà mattina adeguata: il 53%, contro il 43,5% della media nazionale.