Merenda e fabbisogno energetico. Come calcolarlo?
15.09.2016

Merenda e fabbisogno energetico. Come calcolarlo?

Per tutti vale la regola che la merenda deve essere il più possibile varia come tutti gli altri pasti e sempre adeguata ,come peraltro l’alimentazione complessiva, al proprio stile di vita e quindi al fabbisogno energetico individuale.

Piccoli pasti e piccole merende – Più pasti “piccoli” e frequenti – rispetto a meno pasti più abbondanti – contribuiscono inoltre ad abbassare il livello di colesterolo, a migliorare la tolleranza al glucosio e a stimolare la termogenesi (a parità di calorie assunte, l’organismo produce un maggior consumo energetico). “Il consumo di piccoli pasti – conferma Amleto d’Amicis, nutrizionista epidemiologo e ricercatore – commisurati all’esigenza di energia di ciascuno, può contribuire a regolarizzare l’assunzione complessiva di calorie dell’intera giornata”.

La merenda deve essere varia e adeguata al fabbisogno energetico e nutrizionale del bambino, che dipende soprattutto dalla sua età, e dal suo stile di vita, per questo è fondamentale avere la possibilità di leggere l’etichetta nutrizionale presente sui prodotti confezionati, scoprendo così quante calorie e quali altri nutrienti ciascun prodotto consumato fornisce, non solo per 100 grammi ma anche e soprattutto per porzione, “Se inserite in modo ragionevole nell’alimentazione complessiva della giornata le merendine, intese come prodotti da forni monodose – spiega Claudio Maffeis, professore associato di Pediatria presso l’Università di Verona con compiti assistenziali presso il Servizio di Diabetologia Pediatrica dell’ULSS 20 di Verona – non costituiscono alcun problema. L’importante è che il bambino abbia un’alimentazione equilibrata e varia che rispetta anche i suoi gusti e che lo gratifiche. Come tutti gli altri alimenti le merendine possono diventare un problema se vengono consumate in quantità eccessive: una merendina fornisce in media 150 calorie. Circa il 7-8% di quelle consumate in una giornata da un bambino di 10 anni: Quindi dal punto di vista calorico, una merendina costituisce un’alternativa razionale a una porzione di pizza o ad un piccolo panino imbottito per lo spuntino del mattino e del pomeriggio”.

Qual è la merenda giusta per mio figlio? – Una delle parole chiave quando in tema alimentare è quello della personalizzazione della dieta, non da meno quando si parla di merenda. In linea di massima l’intake calorico non deve superare, come ricordano i nutrizionisti, il 10% del fabbisogno giornaliero. Per esempio per una bambina di 4/5 anni alta all’incirca 1 m, che pesa 19 kg, a seconda del tipo di attività fisica giornaliera, l’intake varia dalle 129 alle 153 kcal. Per una pre-adolescente di 12 anni, alta all’incirca 1,53 m, che pesa 47 kg, l’intake calorico può variare dalle 225 fino alle 249 kcal, calorie che per un coetaneo maschio possono arrivare fino a 276*

I parametri da tenere in considerazione sono infatti vari e comprendono il peso, il sesso, l’età, lo stile di vita…Come calcolare quindi la merenda più adatta? Scoprilo qui

* Caratteristiche del bambino. Il peso e l’altezza, per le diverse fasce di età, sono la mediana delle tabelle di crescita di Cacciari.
** Attività fisica, Leggera, nessuno sport o esercizio fisico extrascolastico, camminare meno di 30 minuti al giorno. Moderata, sport o gioco all’aperto per almeno 30 minuti al giorno, camminare almeno 30 minuti. Intesa, sport o giochi all’aperto per almeno due ore al giorno.
*** L’apporto calorico della merenda è pari a circa il 10% del fabbisogno calorico giornaliero per le diverse fasce di età e di attività fisica.
I valori utilizzati nelle tabelle fanno riferimento ai LARN ed. 2012.